David Bowie, Prince, Leonard Cohen, Paul Kantner, Keith Emerson e Greg Lake: un 2016 di lutti nel mondo della musica e dello spettacolo. E, nel giorno di Natale, anche George Michael è scomparso.   Il suo manager, Michael Lippman, ha spiegato che  George Michael è stato stroncato da un infarto.

La sua lunghissima carriera conta all’attivo più di 100 milioni di dischi in 40 anni.

Michael era arrivato al successo con i Wham, diventando dei personaggi più popolari del pop degli anni Ottanta. Musica da fotoromanzo rosa, quella degli Wham che, mentre l’Inghilterra si colorava delle tinte della new wave, tra dark, elettronica e “new romantics”, scelse assieme ad Andrew Ridgley di percorrere, e con incredibile successo, un’altra strada, quella del pop leggerissimo e vacuo, da consumare in fretta e dimenticare. Salvo poi mettere a segno due brani almeno, “Careless Whisper” e “Last Christmas” che, piaccia o no sono entrati a far parte del repertorio dei classici di ogni piano bar del pianeta e vengono sistematicamente suonati ad ogni festa, quando si vogliono ricordare gli anni Ottanta, quelli dei Duran Duran e degli Spandau Ballet, che con lui condividevano il podio del pop britannico dell’epoca. Ma l’era delle canzoni rosa durò il tempo del successo dei Wham: quando il duo ebbe raggiunto il massimo del successo possibile Michael andò altrove e volò decisamente più in alto, al punto, addirittura, di potersi permettere di non cantare più i brani dei Wham in concerto, tanto per cancellare con un colpo di spugna una stagione musicale con la quale non voleva più avere nessun grado di parentela.

“Ho perso un caro amico, l’anima piu’ gentile e generosa e un artista geniale”, ha scritto Elton John su instagram. “Addio amico mio! un altro grande artista ci lascia”, dice Madonna su Twitter.